La fissazione della vita.

Attaccante_natoPubblico su questo blog, in occasione della ripresa dello spettacolo al Teatro di Rifredi i prossimi 18, 19, 20 e 21 novembre la recensione apparsa su CulturaCommestibile nel febraio di questo anno in occasione della prima nazionale al Teatro Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Ci son cose che ti bruciano dentro. Idee che ti accompagnano. Fissazioni che non ti lasciano perché dentro sai che possono rappresentare qualcosa di davvero importante per te. Le grandi storie hanno bisogno del loro tempo però, del momento giusto. E il tempo giusto è’ quello che auguro ad Andrea Bruno Savelli che venerdì debutta con una nuova produzione al Teatro Dante-Carlo Monni di Campi. Lo spettacolo si chiama Attaccante nato, dal libro di Alessandro Alciato e Stefano Borgonovo sulla vita di quest’ultimo; grande attaccante di Fiorentina e Milan scomparso, bruciato via, dalla SLA, la stronza come la chiamava lui. Un libro, una vita, che ha ossessionato (spero mi consenta il termine) il regista fiorentino nel volerne fare uno spettacolo e lo ha portato con costanza e perseveranza (doti che sono in lui cresciute in questo tempo anche forse grazie a questo progetto) a mettere in scena questa vita, questa fissazione per la vita.

Una storia di vittorie e sconfitte, sui campi e nella vita. L’alternarsi di successi sportivi, di vita umana e di lotta alla malattia. Di caparbietà e tenacia, di un messaggio semplice ma fortissimo di speranza, di non arrendersi mai. Così la vita di Stefano Borgonovo dagli esordi alla serie A, il Milan e la Fiorentina, la coppia stratosferica e mitica con Roberto Baggio. E poi la famiglia, la malattia, la lotta, la fondazione contro la SLA. Tutto questo segnerà il racconto di Attaccante Nato, in cui il ruolo di Stefano Borgonovo sarà affidato al volto noto di Massimo Poggio. Un racconto che sappiamo essere forte ma affrontato con la leggerezza, la scanzonatezza ma anche la forza, la fisicità che Savelli ha nelle su corde autoriali e che, in questi anni, il pubblico ha imparato ad apprezzare.

Uno spettacolo che vede il Teatro Dante-Carlo Monni cimentarsi con una propria produzione, insieme al Comune di Campi e alla Fondazione Stefano Borgonovo, che rappresenta, in tempi di ristrettezze, un segnale bello e importante di investimento, di scommessa, su un’opera prima.

Come forse il lettore avrà intuito, chi scrive, su questo spettacolo, viola quel principio di imparzialità (talvolta un po’ ipocrita invero) che si dovrebbe avere nell’affrontare questo mestiere. Di ciò chiedo preventivamente scusa, ma di questa fissazione ho avuto la fortuna di veder nascere la scintilla. Poi come capita per le cose della vita, ne ho perso un po’ le tracce, sperando sempre dentro di me che la luce trovasse la sua via. E’ l’emozione dell’amico dunque a scrivere più che il dovere del cronista e quell’emozione che prende per le grandi storie, le grandi passioni umane proprio come quella di Stefano Borgonovo. Una passione che non vediamo l’ora di vedere su quel palco.

(Apparso su CulturaCommestibile n. 108 del 31 gennaio 2015 con il titolo La fissazione della vita. La sfida di Stefano Borgonovo in scena a Campi Bisenzio).

Tuttti i toni del Viola di Mario Ciuffi

DSCF1319

La vita di Mario Ciuffi quanto a fatica valeva tre delle nostre. Ciuffi era la gazzella del proverbio africano che la mattina si alzava e iniziava a correre per procurarsi letteralmente il cibo. Altri erano i leoni che l’inseguivano e alla lunga fare il tifoso professionista, come si definiva, l’ha consumato quasi fosse un mestiere usurante. Dell’intervista che insieme a Andrea Bruno Savelli e Marco Cei gli facemmo qualche anno fa per un documentario sulla sua vita, ricordo molto più che i fatti di calcio i fatti della sua vita personale. I soldi spesi con generosità estrema per sé e gli amici, per condividere la passione per la vita e per il calcio. La sua incapacità, quando faceva l’agente commerciale per la Moto Guzzi, di ritirare a chi non pagava i motocarri che gli aveva venduto e di come, qualche volta, fosse lui ad anticipare la rata per loro. E poi il matrimonio, la festa di nozze fatta al piazzale e l’amore per quella donna che, nonostante tutto, non l’ha mai abbandonato. Una vita in cui i pensieri ci saranno stati senz’altro e così i timori di non farcela, scacciati dalla Fiorentina e da quella speranza che le cose domani (un domani qualsiasi) si sarebbero sbloccate, che il destino l’avrebbe ripagato.  Giorno dopo giorno ha convissuto con questa speranza, permettendosi di seguire la sua Fiorentina, di vivere la vita che gli stava a genio, con compromessi a cui a vederli da fuori, noi, non avremmo mai resistito.

(da Cultura Commestibile n.18 del 23/02/2013 )

Regala il DVD del Ciuffi per Natale

da questa settimana nei negozi Coop e Ipercoop di Firenze e provincia potete trovare la video intervista realizzata da Andrea Bruno Savelli al super tifoso viola Mario Ciuffi. La vita di Mario e le stagioni della fiorentina, dal primo scudetto a Prandelli, raccontate con la simpatia e le frustate di Mario Ciuffi. I momenti più divertenti delle sue trasmissioni, come la gentile contestazione della signora Franca, rivivono insieme ad aneddoti su campioni e brocchi che hanno indossato la maglia viole.

Con la Regia di Marco Cei e la produzione di Diogene Srl un regalo tutto viola da trovare sotto l’albero.

 

Scava Pietro scava

Non ho mai conosciuto davvero Pietro Mirabelli, il minatore morto ieri in Svizzera e che fu responsabile della sicurezza nei cantieri della TAV a Barberino. Ho avuto la fortuna di parlare con lui una sola volta. Ho però conosciuto Pietro dalle pagine di Simona Baldanzi (Figlia di una vestaglia blu, Fazie Editore) e dalle parole della riduzione teatrale che di quel libro ha fatto il mio amico Andrea Bruno Savelli. Il “mio” Pietro aveva la faccia e la pronuncia di Fulvio Cauteruccio che lo interpretava, ma pur sempre “sue” erano le parole che pronunciava. Alcune in particolare mi colpiscono oggi, quelle in cui Pietro raccontava di come lui e la sua gente, quasi un intero paese giù in Calabria, avesse scavato gallerie in tutto il mondo. E infatti Pietro è andato a morire in Svizzera. Parole che suonano uguali a quelle del minatore raccontato da David Van de Sfroos in Pica!, pezzo dedicato proprio a questi lavoratori dimenticati e oscuri come le gallerie che scavano.E allora capisci che non c’è sud e non c’è nord quando devi faticare e vivere lontano da casa, senza sicurezza sia fisica, che economica. Estraneo e lontano. C’è solo la speranza della lotta per migliorare la tua condizione, per farti conoscere e per farti sentire accettato e apprezzato.

Pietro aveva due sogni, quello di una statua dedicata ai suoi compagni morti sul lavoro da erigere nel suo Paese e quello che quelle morti si arrestassero. Il primo sogno lo ha avverato, il secondo, purtroppo, no. E oggi quella statua da lui voluta è diventata un monumento anche a lui.

Piove sul bagnato dal 4 settembre nelle sale

locandina piove sul bagnato

Dopo la bella anteprima del Vis Pathè di venerdì scorso e risolti i problemi tecnici che avevano dato qualche problema in quella occasione, da venerdì 4 settembre esce nelle sale Piove sul bagnato.

Il film esce per ora in tre copie a Firenze al cinema Colonna, a Campi Bisenzio sempre al Vis Pathè e a Grosseto al Multisala.

Andrea Muzzi, Andrea Bruno Savelli, Max Galligani, Toto Barbato e il resto del cast saranno presente il 4 settembre allo spettacolo delle 21 al cinema Colonna di Firenze per l’anteprima fiorentina.

Anteprima nazionale di Piove sul Bagnato.

locandina piove sul bagnato

Ci siamo. Giovedì 27 al Vis Pathè di Campi Bisenzio ci sarà l’anteprima nazionale di Piove sul Bagnato il film che ha prodotto la Diogene, la società di cui sono amministratore.

Alla serata sarà presente tutto il cast del film. Dai due autori, registi e attori Andrea Muzzi e Andrea Bruno Savelli, la protagonista femminile Alessia Fabiani, Max Galligani, Toto Barbato, Carlo Monni, Daniela Morozzi e Bruno Santini.

Per chi fosse interessato può contattarmi per i biglietti anche qui sul blog o su facebook.

Vi apetto numerosissimi!

Piove sul bagnato

locandina piove sul bagnato

Siccome non mi faccio mancare niente, coinvolto dal mio amico Andrea Bruno Savelli, ho prodotto un film. Cioè per meglio dire sono l’amministratore di una società, la Diogene, che ha prodotto un film.

Il film si chiama Piove sul Bagnato. Lo hanno scritto, diretto e interpretato Andrea Muzzi e Andrea Bruno Savelli. Insiema a loro nel cast Alessia Fabiani, Max Galligani, Toto Barbato, Andrea Monni, Daniela Morozzi e tanti tanti altri.

Ora, dopo averlo girato, editato, montato, musicato (con le musice originali dei Martinicca Boison) esce nelle sale fiorentine il 28 agosto.

Il film è una commedia a mio parere molto divertente e ha tutte le caratteristiche per andare bene. Lo ammetto il mio è un parere di parte ma mi consola che tutti quelli che lo hanno visto in questi mesi di lavorazione e post-produzione ne danno un giudizio molto positivo.

Dunque dal 28 agosto vi aspetto al cinema, per ora vi posto i due trailer.

Un candidato in carrello.

carrello-spesa

Ieri sera alla SMS di Rifredi abbiamo passato una gran bella serata parlando di politica, di Firenze e del PD. Durante la serata Andrea Muzzi e Andrea Bruno Savelli hanno mostrato un video che avevamo realizzato qualche giorno prima in giro per Rifredi. Un modo divertente e ironico per incontrare i cittadini e portare qualche idea per il futuro di Firenze. Con sorpresa finale!

Firenze è la mia casa. Vieni a prendere una bibita in giardino.

aperitivo-sms-rifredi-tumbLunedì prossimo 25 maggio alle 21 ai giardini della SMS di Rifredi (via Vittorio Emanuele 303) incontro un po’ di amici e ci prendiamo una bibita per parlare della nostra casa. Firenze.

E’ un occasione per discutere delle mie idee su Firenze. Lo faremo, spero, in modo divertente grazie a Andrea Bruno Savelli e Andrea Muzzi e i loro filmati realizzati apposta per l’occasione.

La parte “seria” della serata toccherà, oltre al sottoscritto anche a Lapo Pistelli col quale parleremo di un’altra casa che ci sta a cuore. Il PD

 Spero di trovarvi in tanti. A lunedì!

Figlia di una vestaglia blu

Vite Vendute – Teatro e Lavoro in Toscana
Compagnia del Pepe
FIGLIA DI UNA VESTAGLIA BLU
dall’omonimo romanzo di Simona Baldanzi
lettura scenica a cura di Andrea Bruno Savelli
con Elena D’Anna, Fulvio Cauteruccio, Michele Morrocchi, Andrea Bruno Savelli
e la partecipazione di Lucia Poli

Figlia di operai, marcata come i jeans Rifle che la sua mamma ha cucito in fabbrica cinque giorni a settimana per più di trent’anni indossando la sua vestaglia blu lunga e spessa, Simona decide di scrivere una tesi di laurea sulle tute arancioni, i minatori che forano le montagne del Mugello per far passare il treno ad alta velocità. Distribuisce questionari e poco alla volta intesse rapporti umani con queste persone, che lavorano duramente nelle gallerie e che mangiano, dormono e vivono nei campi base, lavoratori “strappati” dalle loro terre, in maggior parte provenienti dal Sud.
E’ una storia che si sdoppia tra la vita della madre, segnata dalla routine e dall’alienazione del lavoro nella catena di montaggio dello stabilimento della Rifle a Barberino di Mugello, e la vita nei campi base della TAV, fatta di cantieri difficilmente accessibili, di polvere da ingoiare, di volti combattivi e dolenti lontani dalla propria terra, dalla famiglia e dagli amici.
E’ attraverso questa storia sdoppiata che Simona Baldanzi sa rievocare con uno stile semplice e molto coinvolgente una delle numerose storie sul movimento operaio che, ieri come oggi, cerca di non farsi “mettere sotto”, dimostrando come il rispetto sia una sfida da vincere quotidianamente.

Simona Baldanzi, nata nel 1977, vive da sempre nel Mugello. È stata finalista del “Premio Campiello giovani” 1996 con il racconto “Finestrella Viola”. “Figlia di una vestaglia blu” (Fazi Editore, 2006) è il suo primo romanzo.

Martedì 17 febbraio 2009 ore 21.00

Teatro di Rifredi
via Vittorio Emanuele 303 Firenze
www.toscanateatro.it – biglietteria@toscanateatro.it

Biglietti:
intero € 14 + € 1(diritto di prevendita)
ridotto € 12 + € 1 (diritto di prevendita)

Info e prenotazioni: 055.42.20.361/2 biglietteria@toscanateatro.it
Prevendita: Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato ore 16 – 19 http://www.toscanateatro.it