Ieri Matteo Renzi ha iniziato la propria campagna per le primarie. Lo fa con un taglio molto poco di partito e con un orientamento molto orientato all’elettorato extra-pd. Cosa peraltro che lui rivendica con sincerità.
Si può discutere se siano le primarie piuttosto che le elezioni amministrative il luogo in cui conquistare i voti alla destra.
Ogni manuale di scienza politica dice chiaramente di no. Che alle primarie devono votare gli elettori dello schieramento e che l’allargamento degli elettori agli altri schieramenti viene considerato macchinazione.
Ma i manuali sono molto diversi dalla realtà. Dunque pur pensandola come i manuali ritengo l’argomento degno di discussione.
Tuttavia la cosa diventa un po’ più grave, almeno dal mio punto di vista, quando oltre che tentare di “rubare” elettori alla destra si rubano gli slogan e i riferimenti culturali.
A me Prima Firenze sa un po’ troppo Country first di Mc Cain e soprattutto penso che il monologo di Al Pacino in Ogni maledetta domenica (Any given Sunday), faccia un po’ troppo motivatore di publitalia ’80.
Ora non chiedo la proiezione della corazzata Potemkin o Ivan il terribile o la Congiura dei Boiardi in versione originale coi sottotitoli in nord coreano ma insomma si possono trovare riferimenti un po’ più di centro sinistra oltre a qualche citazione di Gramsci fuori contesto?
Caro Michele, non penso tu debba stupirti più di tanto… Il candidato in questione mi sembra abbia poco a che spartire con il centro-sinistra. Nelle sue parole c’è molta demagogia, berlusconismo strisciante sino a sfiorare il populismo. Siamo al marketing, vendere un prodotto è quello che gli interessa e la strategia di comunicazione è adeguata. Più che l’Obama dei Lungarni, direi er Sirvio de’ noartri…
Non sono d’accordo caro Michele. O almeno posso esserlo in parte, soprattutto quando dici che sono le amministrative invece che le primarie il luogo dove si debbono rubare i voti alla destra. E’ abbastanza ovvio, ma il ripeterlo aiuta. Le primarie sono il luogo dove gli elettori di un partito scelgono il loro “campione” quindi dovrebbero essere soltanto gli elettori di quel partito a potere votare. Mi chiedo però come mai il giorno che i verdi (i verdi di Firenze, non i verdi tedeschi..) fecero l’annuncio di sostegno per un candidato nessuno disse praticamente niente (mi sembra tra l’altro che per poter votare si debba sottoscrivere di riconoscersi nei principi del PD) e la cosa passò come normale, oppure quando esponenti istituzionali di altri partiti sono andati a offrire voti a candidati alle nostre primarie la cosa è apparsa un normale apporto elettorale. La correttezza è fondamentale e credo tra l’altro che io e te ci si sia sempre attivati perché il dibattito rimanesse all’interno di regole condivise (la battuta Sirvio de’ noartri sinceramente non fa nemmeno tanto ridere e mi sembra un pochino abusata). La citazione di Gramsci è fuori luogo? Non siamo i custodi di una tradizione. Se qualcuno che viene da una tradizione diversa cita il nostro più grande pensatore io sono contento ed orgoglioso. Vuol dire che almeno in qualcosa la nostra storia è stata vincente. E di questo, Michele sono tanto ma tanto felice.
Caro Morrocchi, invece di pontificare su quello che fanno gli altri candidati, pensa invece a trovare i soldi da rendere al Enno Ghiandelli, dirigente della Provincia di Firenze condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare alla Provincia di Firenze i soldi della consulenza che ti ha dato nel 2005 e che è stata ritenuta non idonea con a tua preparazione professionale.
Ricordati che, come dice il tuo candidato, il 2 febbraio si devo tornare tutti insieme amorevolmente per vincere le elezioni amministrative e queste tue riflessioni, molto di parte e chiaramente provocatorie non agevolano questo compito.
DELLA SERIE “SCAGLI LA PRIMA PIETRA CHI E’ SENZA PECCATO”!!!!
buongiorno Michele,
mi ha fatto piacere vederti ieri sera alla terza serata di “Prima Firenze” al Teatro Sancat, spero francamente che il post da te scritto non nasca da discorsi riportati da giornali e da amici e che ieri fosse per te la seconda volta che ascoltavi Matteo, sei troppo corretto altrimenti per aver commentato qualcosa di cui non avevi conoscenza diretta.
Nel post tu dici due cose opposte una che Matteo cerca i voti a destra e quindi non deve essere candidato alle primarie del PD e che non può permettersi di citare riferimenti culturali del PD, tutto ciò ignorando il primo postulato che Matteo è candidato alle primarie del PD.
La fase in cui siamo ora è vincere prima le primarie del PD e poi le elezioni amministrative attirando ad interessarsi alla vita della città quanti più cittadini possibili.
Concludo citando un nuovo riferimento culturale del PD “tutti per uno ed uno per tutti”
Cara Lucia probabilmente non sono stato chiaro. Io non credo e non dico che Matteo non debba candidarsi, anzi. Dico solo che molti dei suoi messaggi ascoltati direttamente come hai visto ieri sera o appresi dal sito mi sembrano strizzare l’occhio alla destra e parlino un po’ poco al nostro “popolo”. Tutto qui, è solo una piccola e modesta opinione. Mi pare di averla espressa in modo garbato. Insomma se mi passate, tu e Massimo, il paragone e l’immodestia mi sentivo un po’ come il Moretti che dice a D’Alema “dì qualcosa di sinistra!” Non ci sono dubbi che se vincerà Matteo sarò con lui, ma continuerò (in quel momento con ancora più forza) a dire quello che penso e a cercare di dAre un contributo culurrale, che per la mia storia e la mia cultura non potrà che essere di sinistra.
Quanto a Pasquino, credo che chi non si firmi intanto sia uno che gioca a un gioco non corretto ma, problemi suoi. Sulla vicenda della Provincia io non ho niente da nascondere nè niente da rimproverarmi. Nè penalmente, nè nel rapporto con Enno Ghiandelli del quale continuo ad essere orgolgioso amico a differenza di tanti altri. Io, come ha riconosciuto la magistratura contabile e quella penale, ho semplicemente svolto l’incarico che mi è stato affidato. L’ho fatto con serietà e trasparenza e al meglio della mia preparazione professionale, come ho sempre fatto e continuo a fare. Io, caro Pasquino, posso firmarmi e pubblicare col mio nome sul mio blog, guardare mio figlio e sentirmi fiero come mi riconoscono gli amici e gli avversari , i miei redditi sono pubblici e la mia vita è trasparente. Non so se si può dire di chi nemmeno si firma.
Ciao Michele, su quello che introduci come argomento di discussione, avrei un paio di cose da dire:
1 – Renzi non ha mai detto, ripeto MAI DETTO, di cercare i voti del centro-destra alle primarie, ha detto e RIDETTO che per vincere le prossime elezioni, e ha fatto un riferimento diretto a Berlusconi, ed ha aggiunto : “A Firenze fortunatamente siamo messi meglio”, per un semplice calcolo matematico dobbiamo riuscire a convincere quelli che hanno votato Berlusconi a votare per il progetto politico del PD. Mi sembra un pò diverso da come lo introduci te.
Quanto alle idee e agli slogan non capisco a cosa ti riferisci, Matteo propone un’idea di Firenze moderna e diversa dall’attuale, in continuità con tante cose buone che sono state fatte in questi ultimi anni e in discontinuità con quelle che invece non sono state fatte al meglio (cantieri, degrado, ecc.).
Poi fa delle proposte, che non possono essere decise solo dal Comune, ma che devono poi essere discusse con Provincia, Regione e Stato, una che va a migliorare la qualità della vita dei cittadini di Peretola, Brozzi, Quaracchi, ecc (pista parallela o sghinbescia all’Autostrada Firenze-Mare in SOSTITUZIONE di quella attuale) e una che va a vantaggio di tutti i fiorentino e pendolari togliendo smog e traffico (la Bretella Barberino di Mugello – Incisa).
Come si dice comunemente, il sudicio non è di destra nè di sinistra e anche le strade non sono nè di destra nè di sinistra, se ne discute e poi si decide.
Per il resto mi sembra ti abbia già risposto ampiamente Massimo.
caro michele,
sono lieta che finalmente si riesca a parlare, vedi la rete serve.
Io non ho dubbi che tu ti esprima in modo garbato e sono certa che ammetti che anche io uso i tuoi stessi toni.
Purtroppo avevo notato che tu hai commentato la serata nei teatri di matteo prima di averla vista e tu me lo confermi, quindi fraternamente dico che non è corretto.
Su Matteo io ritengo che non si limiti a dire cose di sinistra , ma anche a realizzarle come esempio te ne cito alcune ha:
-abbassato le tasse
-investito sulla scuola pubblica
-realizzato opere pubbliche in tempi congrui
-evitato che sui rifiuti si arrivasse all’emergenza
Sono cose di sinistra?
Il tuo contributo di idee e stimoli sarà sempre prezioso per la nostra città sia come contributo personale, che come contributo legato alla tua storia politica.
Pasquino fiorentino non ha capito come si usano gli strumenti di dialogo elettronico e non presentandosi esce da qualsiasi confronto democratico.
Credo che la rete sia un ottimo sistema per comunicare. Ed il tuo blog dimostra come si possano tranquillamente usare strumenti innovativi per polemizzare, confrontarsi ed anche trovare alcuni punti di intesa. Nelle differenze certo ma ricordandosi sempre che facciamo parte della stessa storia o almeno di due storie esaltanti che hanno deciso di contaminarsi. Io polemizzo quando non sono d’accordo. Ma mi firmo e lo faccio con l’orgoglio di chi sa che la propria storia personale è inattacabile perlomeno da un punto di vista morale-politico. Chi non si firma e torna su vicende personali così delicate deve soltanto vergognarsi. Hai tutta la mia solidarietà e spero che chi oggi si è appropriato di un nome che ha sempre significato scherno del potere e vitalità di un popolo per nascondersi e offendere stasera un po’ si senta a disagio.
Massimo Mattei
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